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Elementi di genetica

415720
Giuseppe Montalenti 50 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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Elementi di genetica

Nello schema della Fig. 24 è rappresentato il risultato dell’incrocio fra cavie nere con pelo lungo e bianche con pelo corto. I fenotipi nuovi, in

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D, fattore di densità, che presiede anch’esso alla intensità di pigmentazione dei peli, il recessivo d diluisce il colore dei peli.

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con cariossidi bianche. Era verosimile perciò che tre fattori intervenissero nella determinazione del color rosso e che il rapporto 63 : 1 fosse da

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, bensì dalla separazione dei due componenti di ogni gemino (il processo è talvolta più complesso, ma il risultato finale è il medesimo) e perciò ciascuno

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§ 1. Il valore del nucleo nei fenomeni dell’eredità. Primi esperimenti. — § 2. Il valore dei cromosomi nell’eredità. — § 3. Schema della concordanza

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Ernesto Haeckel, nella sua Generelle Morphologie (1866) per primo avanzò la supposizione che il nucleo delle cellule fosse il principale organo della

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caratteri della specie paterna (da cui ricevevano il nucleo) o anche quelli della specie materna, da cui ricevevano il solo plasma. Per varie difficoltà

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§ 3. - Schema della concordanza fra il mendelismo e il movimento dei cromosomi.

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ne risulteranno quindi, nel maschio, due classi egualmente numerose di spermî, gli uni con il gene Vg, gli altri con vg. Nella femmina avverrà lo

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Poiché il 50% degli spermî sono privi e il 50% provvisti di X, se, come pare, ambedue le categorie sono egualmente vitali

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rossi, il 47,5 % di femmine con occhi rossi e il 2,5 % con occhi bianchi. Come spiegare questa eccezione? Il Bridges pensò che si poteva spiegare la

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Varie altre ne furono acquisite dipoi: fra esse ricorderemo ora, per la sua analogia con il caso precedente, il seguente studiato da L. V. Morgan

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Il secondo modo è il più usato nella genetica della Drosofila. Noi ci atterremo di prevalenza al primo, per maggiore semplicità e chiarezza.

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Alcuni fenomeni di associazione erano già noti prima che il Morgan iniziasse il suo studio, e apparivano come eccezioni difficilmente spiegabili alla

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Per spiegare il fatto che i geni localizzati in uno stesso cromosoma non sono sempre indissolubilmente associati, ma possono sciogliere il legame e

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Si è constatato (Haldane, 1922) che il sesso che manca, o è raro, o è sterile, è per lo più il sesso eterogametico: il maschio nei Mammiferi, negli

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In tutti questi esempî, ed in altri simili, è evidente che il citoplasma dell’uovo risente l’influenza del nucleo con il quale si è

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Ancora una volta spetta al Morgan e alla sua scuola il merito di avere ben chiarito i concetti e di avere scoperto le vere mutazioni. Prima di lui

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Di solito il tetraploidismo va associato con il gigantismo. Le cellule tetraploidi sono più grosse, in accordo con la legge di Hertwig-Boveri della

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applicazione, e riteniamo il nome di idioplasma, e il concetto di un plasma specifico, portatore dei caratteri ereditarî.

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IL SESSO

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Nelle farfalle il Seiler poté studiare il comportamento dell’eterocromosoma, e vedere che nelle uova, il cromosoma Z può rimanere nell’uovo o andare

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Il Goldschmidt cercò di tradurre il concetto di azione quantitativa, o «valenza», dei geni con un esempio numerico. I numeri però non rappresentano

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Il dimorfismo sessuale nei polli, si esplica, com’è ben noto, in varî caratteri. Il gallo ha cresta molto sviluppata e rigida, bargigli lunghi e di

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Anche negli Uccelli vi sono fenomeni ciclici che dipendono dalla presenza degli ormoni. Così nelle anatre il piumaggio del maschio all’epoca della

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Nelle lucertole, dove il dimorfismo sessuale è minimo, il Padoa ha potuto dimostrare che certe differenze tra maschio e femmina dipendono dalla

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Il problema genetico non si esaurisce nello studio della trasmissione dei caratteri ereditarî: quando noi sappiamo come e per qual via un uovo di

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Riassumendo: il problema genetico diventa problema embriologico e fisiologico quando ci si domanda per quale serie di reazioni fisiologiche il gene

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Anche le estese ricerche di B. Ephrussi e G. W. Beadle, con il trapianto di occhi nelle larve di varie razze di Drosophila hanno dimostrato l

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Un autore giapponese, H. Uda, aveva dimostrato, incrociando razze con bozzolo giallo e razze con bozzolo bianco, che il colore del bozzolo è

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Il Jucci, riprendendo in esame la questione, dimostrò che il fattore Y rappresenta «la capacità di migrazione del pigmento dal sangue alla seta» cioè

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Il Dobzhansky ha interpretato questa mutazione baroid come un semplice effetto di posizione: il gene Bar in seguito alla trasposizione, viene a

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trasposizione che comporta una rottura del cromosoma X proprio presso il locus di Bar. Il cromosoma X è rotto presso Bar, il II è rotto presso cinnabar e

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— come si è detto — il meccanismo dell’evoluzione è ancora poco o nulla conosciuto. Ciò non deve scoraggiare, anzi incitare a cercarlo; e indubbiamente

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Fra questi il criterio fisiologico proposto dal Cuvier, cioè la non fertilità dei prodotti dell’incrocio, è certamente il più importante, e

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Adottare il punto di vista del Lotsy equivarrebbe ad ammettere che le diversità tra i geni che costituiscono il patrimonio genetico

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Alcune di queste differenze sono facilmente misurabili, o direttamente espresse da numeri: ed esempio la statura, o il peso, o il numero delle

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quindi che il poligono sia una approssimazione alla curva, e che questa rappresenti il fenomeno della variabilità, come realmente

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IL MENDELISMO

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§ 3. - Schema della concordanza fra il mendelismo e il movimento dei

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IL SESSO

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di una specie di Sempervivum in cui il numero degli stami è molto variabile (da 3 a 10) il Klebs riuscì a ridurre di molto la variabilità allevando

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§ 1. Storia. — § 2. La dominanza e la segregazione. — § 3. L’indipendenza. — § 4. Il poliibridismo. — § 5. I reincroci. — § 6. Il mendelismo nell

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del Mendel: furono questi il tedesco C. Correns, l’olandese H. De Vries e l’austriaco E. V. Tschermak. Grazie ad alcune indicazioni bibliografiche

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una coppia e il recessivo dell’altra, e l’altro il recessivo della prima coppia e il dominante della seconda. I fattori di questi caratteri si

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Ognuno vede come sia difficile il controllo pratico di relazioni così complesse. Praticamente, quindi, il caso del pentaibridismo rappresenta un

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seguirci fin qui, e d’intendere i principî che sono adombrati da quelle serie di numeri e di lettere, potrà comprendere senz’altro il significato dello

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Altrimenti si comporta un recessivo: esso rimane latente finché non avvenga il matrimonio di due eterozigoti, cioè di due individui portatori di quel

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. Chiamiamo *N il fattore del nero, n il suo allelomorfo, bianco, a il fattore del pelo lungo (angora), A il suo allelomorfo, pelo corto. Il risultato

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’interpretare la genesi e il comportamento di numerose affezioni ereditarie, sia col dettare norme per il miglioramento della stirpe. La Genetica, con le sue

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